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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Bergson

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Il pensiero di Bergson si sviluppa dal concetto di tempo elaborato dalla fisica. Il tempo per la scienza è privo di durata, cioé esattamente la caratteristica che lo definisce. Il tempo visto dalla scienza é un tempo spazializzato, una successione misurabile ed uguale di istanti che possiamo raffigurare come una linea retta costituita da una serie infinita di punti tutti uguali. Questa immagine del tempo é quella fornita dall'orologio e ci da la rappresentazione dell'istante con la posizione delle lancette, ma non conserva nulla del tempo trascorso. Certamente questo concetto di tempo è utile in quanto, essendo misurabile, ci consente di organizzare la vita sociale (ad esempio se non esistesse questo concetto di tempo  non sapremmo quando prendere un treno e regnerebbe il caos). Secondo Bergson però questo non è il solo tempo che esiste. A fianco del tempo della scienza esiste il tempo della coscienza. Questo tempo non è fatto di singoli istanti ma di un flusso continuo di stat

Sigmund Freud

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Secondo Freud, il padre della psicoanalisi, esiste una dimensione inconscia della vita psichica. Egli quindi traforma radicalmente l'immagine dell'IO , della coscienza e della personalità. L'uomo è dominato da pulsioni di cui non ha il pieno controllo e caratterizzato da profondi conflittti interiori. La via privilegiata di accesso all'inconscio è per Freud l'interpretazione dei sogni, che secondo lui sono l'espressione dei desideri più profondi. Freud in quella che viene chiamata " prima topica " individua tre zone distinte all'interno della personalità dell'uomo: conscio, inconscio, preconscio. Il conscio è la zona consapevole, l'inconscio quella inconsapevole e il preconscio è caratterizzato da contenuti temporaneamente inconsapevoli ma passibili di accedere alla coscienza. Secondo lui esiste inoltre un processo di difesa, la rimozione, che consiste in una particolare forma di oblio con cui l'uomo respinge nell'inconscio le pul

Nietzsche

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Nietzsche  vuole celebrale  il trionfo sulla vita e la sua accettazione più totale e completa. Davanti alla crudeltà, alla sofferenza, all'incertezza dell’esistenza Nietzsche decide di essere un discepolo di Dioniso, il dio dell’ebbrezza che incarna le passioni del mondo e che si contrappone ad Apollo, dio dell'ordine e della razionalità. Nella seconda fase della sua filosofia, Nietzsche è mosso dal proposito di liberare la mente degli uomini da un “errore” fondamentale: la metafisica La critica a quest’ultima disciplina filosofica si concretizza nella nota espressione della “morte di Dio”. Chi è Dio? Secondo Nietzsche, Dio è la nostra più lunga menzogna, è la personificazione di tutte le varie certezze morali, religiose attraverso cui l’umanità ha dato un senso rassicurante al caos della vita. È l’essenza di tutte le credenze create dall'uomo. Scrive Nietzsche: «C’è un solo mondo ed è falso, crudele, contraddittorio, senza senso (…) Noi abbiamo bisogno della menzogn

Arthur Schopenhauer

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Schopenhauer ha una duplice prospettiva sul mondo ; quella della scienza → il mondo è una mia rappresentazione, cioè una dimensione fenomenica che non può sussistere indipendentemente dal soggetto; quella della filosofia → il mondo è volontà, infatti attraverso il corpo l'uomo riconosce in sè l'impulso cieco e irrazionale del desiderio, per cui la vita è dolore, continuo e oscillare, tra desiderio e noia. Schopenhauer sostiene che ci sono tre possibili vie di liberazione dal dolore: l'esperienza estetica: essendo disinteressata e miando all'ideale, rappresenta un quietivo del desiderio; la morale: grazie alla compassione consente di superare le divisioni tra un soggetto e l'altro; l'ascesi: costituisce l'estremo atto di negazione della volontà di vivere      ( "NO LUNTAS": per sottrarsi dalla sofferenza bisogna liberarsi dalle volontà, cioè dalle passioni e inquietudini) →" MONDO COME VOLONTÀ' E RAPPRESENTAZIONE ", viviam